mercoledì 9 gennaio 2013

Relazione UE Employment and Social Developments 2012



Dalla relazione UE  Employment and Social Developments 2012
Box 4: From cadastral to market values – the Italian case

In Italia gli alloggi occupati dai proprietari (1 casa) sono stati oggetto di tassazione degli immobili fino al 2008. Il reddito imputato alle abitazioni è stato considerato come parte della base personale di reddito.
 Tuttavia, i redditi valutati si fondano su valori catastali il cui ultimo aggiornamento è del 1990
e le residenze principali sono state efficacemente esentate dalla base personale sul reddito.
Dal 2008 le abitazioni principali sono state completamente esenti dalla tassa di proprietà. Comunque questa tassa è stata reintrodotta in una riforma 2012.
L'inclusione dei fitti figurativi stimati al mercato piuttosto che ai valori catastali della base personale sul reddito ridurrebbe le disparità di benessere (reddito effettivo  più il reddito derivante dalla proprietà).
Questa riforma fiscale aumenterebbe i ricavi del 20%. In uno scenario di parità di incasso, le entrate extra potrebbero essere utilizzate per ridurre le aliquote fiscali marginali del 6%  nel primo scaglione, 5 nel secondo, 2 nel terzo  e 1 punto negli ultimi (Pellegrino et al. (2011)).

La Figura 26 mostra il livello di disuguaglianza di reddito disponibile, più quello derivante dall’uso delle abitazioni occupate dai proprietari  prima delle imposte di proprietà, al netto delle imposte di proprietà applicato ai valori catastali e dopo le tasse di proprietà applicato invece ai valori di mercato.




In ordinata appare l’indice di Gini (se maggiore significa maggiore disuguaglianza sociale)




Nel 2012 è stata introdotta in Italia una nuova tassa sulla proprietà (IMU ndt)  a seguito delle  raccomandazioni, fondate sul relativamente basso effetto distorsivo delle tasse di proprietà e il basso tasso di evasione, volte  a ridurre il trattamento  fiscale (che era Ndt) troppo favorevole per la casa,  .
Questa (nuova) tassa è applicata anche alle residenze principali. La nuova tassa sugli immobili non viene aggiunta alla base personale sul reddito, ma è  tassata separatamente.
La base imponibile è ora più vicina ai valori di mercato per l'aumento preliminare del 60% in tutti i valori rendita catastale (EuropeanCommissione (2012c).
 La riforma comprende alcuni aspetti mitigazione fiscale (€ 200 detrazione per l'abitazione principale, detrazioni supplementari per i figli a carico, una marcata differenza tra la tassazione delle residenze principali e secondarie).
Tuttavia, altri aspetti (aggiornamento dei valori catastali, detrazioni non legate alla capacità di reddito fiscale di soggetti passivi, definizione di principale e residenza secondaria)
potrebbero essere ulteriormente implementati, al fine di migliorare la sua progressività. Per esempio, un aumento proporzionale dei valori catastali non si prevede che ridurrà  le disparità delle entrate. La diminuzione della disuguaglianza che ci si aspetta da un passaggio da catastale ai valori di mercato si ottiene con un progressivo aumento dei  valori locativi figurativi.